Se ci seguite sui social, avrete notato come ultimamente abbiamo iniziato a parlare di dipendenze, cercando di affrontare questo argomento delicato in un modo approfondito e sensibile, usando un linguaggio in grado di coinvolgere senza banalizzare..
INFORMARE PER COMBATTERE LO STIGMA
Riteniamo infatti che parlare di dipendenze sia fondamentale per attribuire a questa tematica la rilevanza e l’attenzione che merita. Comprendiamo che non si tratti di un compito facile, ma riteniamo sia nostro dovere fare chiarezza su questo argomento, cercando di eliminare ogni forma di stigma e promuovendo una divulgazione scientifica che consenta di affrontare la questione in modo completo. Troppo spesso se ne parla soltanto in relazione a fenomeni quali la criminalità, lo spaccio di sostanze o comportamenti indesiderabili.
Si trascura, invece, di tenere in maggiore considerazione l’altro lato della medaglia: nella maggior parte dei casi l’accesso alle sostanze nasce dalla difficoltà nel gestire e nel regolare le proprie emozioni, e dal non sentirsi all’altezza delle richieste e dalle attese di un mondo sempre più competitivo, che tende a lasciare indietro i più deboli. Certo non si può ridurre tutto ad un unico fattore comune: ogni individuo è unico, con motivazioni e storie personali che lo hanno condotto lungo la strada della dipendenza, ma è altrettanto vero che proprio per questo è sbagliato ridurre tutte le storie a una sola categoria colpevolizzante.
IL SISTEMA DELLA RICOMPENSA
Solitamente si parla di dipendenze riferendosi soltanto alle sostanze stupefacenti o all’alcol, ma le dipendenze possono legarsi a stimoli differenti, dal cibo al gioco d’azzardo, dal gaming online ai social media. Il consumo di questi stimoli attiva quello che in neurologia viene chiamato il “sistema della ricompensa”, legato al rilascio della dopamina, una sostanza rilasciata dal cervello che, fra le altre cose, regola la sensazione di piacere. L’assuefazione alle sostanze o alle abitudini che portano al rilascio di dopamina riduce il suo effetto sul cervello e porta gli utilizzatori a ripetere il comportamento per cercare di ottenere lo stesso livello di piacere dell’esperienza originaria.
DALL’USO ALLA DIPENDENZA
Uno dei primi segnali del pericoloso passaggio dall’uso di una sostanza, o da un comportamento, alla dipendenza è proprio la perdita di controllo, che spinge a perpetuare il comportamento o l’uso della sostanza a cui sono dipendenti. Mentre nei disturbi comportamentali la dipendenza è principalmente di natura psicologica, nelle dipendenze da sostanza si aggiunge un aspetto fisiologico. In alcuni casi, la dipendenza può addirittura creare un vero e proprio bisogno, paragonabile all’istinto di mangiare o bere. È importante sottolineare che la dipendenza è una vera e propria malattia, che richiede un trattamento sia a livello fisico che psicologico. Questo è esattamente ciò che facciamo qui a Cascina Verde, lavorando con i nostri ospiti per affrontare questa sfida complessa.
GLI INTERVENTI DI NEUROSGAMI
A conferma di quanto abbiamo appena illustrato, vi invitiamo a visionare i video realizzati in collaborazione con Neurosgami, la psicologa Camilla di Pasquasio, all’interno del progetto CV Crew. In queste pillole, Camilla offre una spiegazione scientifica e dettagliata sulle basi neurobiologiche della dipendenza, mettendo in luce il suo legame con la motivazione, i meccanismi di ricompensa e la dopamina, come tutto ciò sia correlato alle emozioni, al controllo e alla volontà ed elenca i sintomi da tenere sotto controllo per comprendere la trasformazione di un’abitudine in una vera e propria dipendenza.
Li trovate qui, e crediamo che sicuramente apprezzerete il loro linguaggio semplice, coinvolgente e soprattutto preparato che usano per parlare di dipendenze.
Continuate a sostenerci. E se siete curiosi dei nostri nuovi progetti, segui le nostre pagine: stanno arrivando news interessanti su Instagram, Facebook e Linkedin.