Per chiudere l’iniziativa sui tatuaggi che ci ha accompagnato in questi mesi abbiamo scelto, e non poteva essere altrimenti, il lavoro di inchiostri che Marco ha fatto sul suo corpo. A partire dalla faccia.
Se una volta il tatuaggio sul viso era considerato una “roba da galeotti”, dopo essere stato sdoganato da celebrity del mondo dello sport e dello spettacolo, da Mike Tyson a Justin Bieber, è diventato un modo per mostrare al mondo il propriop modo libero e anticonformista di pensare, che non ha paura di andare oltre ai pregiudizi e alle apparenze.
Il viso, infatti, è l’unica parte del corpo a restare sempre scoperta, e tatuarselo significa essere disposti a dichiarare sempre al mondo la propria identità senza nascondersi mai.
Come il nostro Marco, chi sceglie di farsi tatuare il viso ha spesso molti altri tatuaggi sul corpo, accompagnati frequentemente da piercing e scarificazioni.
Spesso queste operazioni sono un modo per riappropriarsi del corpo, e rappresentano il desiderio di realizzare per sé stessi qualcosa che resti per sempre, quasi a cercare una stabilità che il mondo mette continuamente in discussione, riaffermando con decisione la propria identità.
Nel mese di agosto, #ATUPERTATU lascerà il posto a un’altra iniziativa di cui vi parleremo nei prossimi giorni ma vi diamo una piccola anticipazione: in autunno, a Milano, ci sarà qualcosa di davvero interessante legato a questa iniziativa.
Continuiate a seguirci, e a taggare @cascinaverdeonlus sul nostro profilo Instagram quando postate i vostri tatuaggi, senza dimenticare #ATUPERTATU.