Le fatiche di Ercole, lo abbiamo sentito scherzare con Paolo quando si parlava di calcio, sono quelle di conciliare il suo lavoro nell’orto con la sua passione per la cucina, il disegno e per il calcio: uno sport naturale, per un ragazzo che viene dal Brasile.
“Anche se Paolo dice che non si vede perché secondo lui a calcio sono uno scarpone, io sono stato adottato ma vengo dal Brasile, il Paese del calcio. Ma non è vero, io ho giocato, e anche tanto, e giocavo bene. Soprattutto mi piaceva correre, ho fatto anche delle corse campestri. Mi piaceva andare veloce, anche se adesso faccio un po’ fatica per il fiato”.
Conosci quel proverbio che dice: se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme?
“Ecco, sull’insieme ci sto lavorando. Sai, io credo nella regola delle tre C: Coerenza, Costanza e Collaborazione. E qui si collabora con i compagni, con gli educatori, con i responsabili”.
E tu che lavori fai qui dentro?
“Mi piace la cucina, ho la passione delle ricette. Ogni tanto le trascrivo facendole un po’ più brevi, un po’ per usarle magari quando uscirò da qui per me o per il mio lavoro, chissà. Mi piacerebbe fare il cuoco, il coordinatore di cucina: intanto scrivo le ricette. E ho fatto scrivere anche i ragazzi dell’orto, li ho messi tutti su un librettino dove ho trascritto anche i loro nomi disegnandoli a matita in 3D”.
E perché non vai a prendercelo questo librettino?
“Perché ce l’ho qui. Se volete vi leggo qualcosa. Quella che mi piaci di più è ORTOLANI SU LE MANI, che starebbe benissimo anche su una maglietta. Poi anche NON TUTTA L’ERBA VIENE PER NUOCERE, poi un’altra PRENDITI CURA DI CIÒ CHE COLTIVI PER AMARE QUELLO CHE RACCOGLI. Ah, e anche una canzone di Emis Killa L’ERBA CATTIVA NON MUORE MAI NEL GIARDINO DEI PENSIERI MIEI”.
E tu che cosa coltivi nel giardino dei pensieri tuoi?
“Un po’ di malinconia per il sogno di giocare a calcio che è svanito. Anche se mi rendo conto che è un sogno un po’ da bambino”.
Di sogni abbiamo parlato anche con Simone, che però ne ha uno davvero particolare che riguarda la fisica, ma delle fatiche di Ercole ci resterà impressa per sempre la frase capolavoro “Ortolani su le mani!”.
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