Intervista a Paolo Garavelli

PAOLO GARAVELLI, AMMINISTRATORE DELEGATO

Siamo con Paolo Garavelli a Cascina Verde. Raccontaci un po’ di te: che cosa fai a Cascina Verde e come ci sei arrivato?

Sono arrivato qui alla fine del 2019, dopo aver intrapreso una carriera professionale in una multinazionale. Al termine di quell’esperienza, ho deciso di dedicare il mio tempo libero come volontario presso questa comunità, della quale non conoscevo nulla. Pensavo di avere tutti gli strumenti utili per poter svolgere un’attività di volontariato, ma ho scoperto che alcuni strumenti li avevo, altri meno, soprattutto quelli legati all’approccio con le tossicodipendenze, che è un tema estremamente complesso.

Cosa fai di specifico a Cascina Verde?

Mi occupo della gestione amministrativa e tecnica, insieme alla dottoressa Claudia Povoleri, che si prende cura della parte sanitaria. In pratica, mi occupo di tutte le attenzioni che richiederebbe un’azienda qualunque dal punto di vista organizzativo, amministrativo e finanziario.

Cosa ti ha dato Cascina Verde?

Cascina Verde ha cambiato completamente i miei parametri. Il contatto con la sofferenza, le difficoltà e il disagio ti fa rendere conto che le tue priorità devono essere riorganizzate. Quindi, tutto ciò che io faccio per loro non è nulla rispetto a quello che loro danno a me. E con “loro” intendo la comunità, i ragazzi.

Un augurio per i cinquant’anni di Cascina Verde?

L’augurio è di continuare a fare ciò che stiamo facendo, ma sempre meglio. L’anno prossimo inaugureremo un nuovo appartamento all’interno della nostra struttura, che ospiterà sei ragazzi in un percorso di costruzione della loro autonomia. Abbiamo bisogno di continuare con questo entusiasmo e con questa voglia di trasmettere ai ragazzi il messaggio che dalla droga si può uscire, anzi si deve uscire. 

 

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