Oggi #ATUPERTATU vi porta a scoprire il mare. Quello che si riflette negli occhi azzurri di Damian, e quello che si è tatuato sulla pelle.
Sì, perché tutti i suoi tatuaggi sono a tema marino e il mare ha un significato molto profondo nell’immaginario dei tatuaggi che, non a caso, per molto tempo sono stati quasi un simbolo privilegiato dei marinai.
Quello del mare è un tema ricchissimo di spunti per chi ama i tatuaggi, dal classico nodo marinaio alle onde, ma quelli scelti da Damian hanno delle motivazioni molto simili fra loro, e tutte molto positive.
L’ancora, il promemoria delle cose che tengono fermi e stabili e rappresentano i punti fermi nella vita di una persona, le cose che tengono in porto e non permettono di farci portare via dalle ondate e dalle mareggiate della vita.
Spesso sull’ancora, o intorno ad essa, vengono scritti nomi di persone o di cose che rappresentano una certezza: l’ancora di Damian, che non ha scritte ma è solo un outline (cioè un disegno al tratto senza colori ma solo con i contorni delineati), è disegnata in modo da essere fissata nella pelle, quasi in segno di una consapevolezza che il vero punto fermo va cercato in se stessi.
Poi c’è la bussola, nella parte interna del braccio, quasi nascosta e che punta a Nord Est, il punto delle mappe dove inizia a spuntare il sole dopo la notte.
Infine Nettuno, il Dio del mare, che le tempeste sa scatenarle ma sa anche placarle e che, come tutti gli dei dell’antichità (specialmente quelli greci, in questo caso sarebbe meglio parlare di Poseidone) ha un aspetto che lo rende molto umano: quello di farsi trascinare dalle passioni e di commettere degli errori. Ma sa anche di essere immortale, e che gli errori si possono recuperare.
E voi, quali tatuaggi avete sul vostro corpo di cui vorreste chiacchierare con noi?