Fabio Preziati, responsabile della bassa intensità assistenziale  dell'Associazione Cascina Verde

LA BASSA INTENSITÀ ASSISTENZIALE

La bassa intensità assistenziale si concentra sui pazienti post acuti, offrendo un supporto mirato e personalizzato per favorire il reinserimento sociale e la riabilitazione. Abbiamo affrontato questo tema con  Fabio Preziati, responsabile della bassa intensità assistenziale di Cascina Verde, in onore del suo 50 compleanno. Di seguito l’intervista integrale.

“Sono Fabio Preziati, sono il responsabile della bassa intensità assistenziale  dell’Associazione Cascina Verde, mi occupo anche dei progetti di prevenzione scolastica  e seguo la fase conclusiva del percorso terapeutico dei ragazzi all’interno della comunità,  che viene definita sperimentazione.  Lavoro nell’Associazione ormai dal lontano 2003, quindi sono più di vent’anni e una delle motivazioni per cui lavoro da così tanto tempo nella stessa associazione è perché  la sento e la vivo come una famiglia, l’altra importante motivazione è perché ho avuto  la possibilità di crescere professionalmente, iniziando come operatore, grazie alla fiducia  chiaramente dell’Associazione sono diventato responsabile sia del progetto di bassa intensità sia dei vari progetti. L’importanza della bassa intensità, quindi di un appartamento di reinserimento è quello di permettere ai ragazzi di sperimentarsi con una maggior autonomia rispetto a quello che può essere all’interno della comunità, ma sempre con un supporto educativo da parte dei servizi invianti.

Spesso i nostri ragazzi al termine del percorso non sono ancora in grado di andare a vivere in piena autonomia e noi gli permettiamo attraverso un affiancamento, la ricerca del lavoro, la ricerca di interessi, l’ampliamento della rete sociale, la gestione economica di piano piano di prendere mano alla propria vita. Vi ringrazio tutti.

 Lavoro nell’Associazione ormai dal lontano 2003, quindi sono più di vent’anni e una delle motivazioni per cui lavoro da così tanto tempo nella stessa associazione è perché  la sento e la vivo come una famiglia, l’altra importante motivazione è perché ho avuto  la possibilità di crescere professionalmente, iniziando come operatore, grazie alla fiducia  chiaramente dell’Associazione sono diventato responsabile sia del progetto di bassa intensità sia dei vari progetti. L’importanza della bassa intensità, quindi di un appartamento di reinserimento è quello di permettere ai ragazzi di sperimentarsi con una maggior autonomia rispetto a quello che può essere all’interno della comunità, ma sempre con un supporto educativo da parte dei servizi invianti.

Spesso i nostri ragazzi al termine del percorso non sono ancora in grado di andare a vivere in piena autonomia e noi gli permettiamo attraverso un affiancamento, la ricerca del lavoro, la ricerca di interessi, l’ampliamento della rete sociale, la gestione economica  di prendere in mano, piano piano, la propria vita”.

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